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Definizione di cura

La parola “cura” è comune ed è radicata profondamente nel nostro linguaggio quotidiano. Possiamo dire che la cura connota un certo tipo di impegno, che dura nel tempo, e che è sia una pratica che una dispizione, poichè comporta che le preoccupazioni e i bisogni dell’altro vengano presi come base per l’azione.

La cura è un processo continuo che si articola in quattro fasi analiticamente distinte ma interconnesse:

  1. L’interessarsi a [ caring about]. L’”interessarsi a” comporta, in primo luogo, il riconoscimento che la cura è necessaria. Ciò implica la percezione dell’esistenza di un bisogno e la valutazione che esso dovrebbe essere soddisfatto.
  2. Il prendersi cura di [taking care of]. Comporta l’assunzione di qualche responsabilità rispetto al bisogno identificato e la determinazione di come corrispondervi; implica, in altre parole il riconoscimento della possibilità di agire per andare incontro a questo bisogno insoddisfatto.
  3. Il prestare cura [ care-giving]. Il prestare cura comporta il soddisfacimento diretto di bisogni di cura. Implica lavoro fisico e richiede che chi presta la cura entri in contatto con i suoi destinatari.
  4. Il ricevere cura [ carereceiving]. La fase finale del processo di cura riconosce che il destinatario della cura risponderà alla cura che riceve.



Partendo da questa definizione generale di “cura”, concentriamo la nostra attenzione sul concetto di cura nel rapporto uomo -animale.

Megan Mueller, psicologa dell’età evolutiva e ricercatrice presso la Cummings School of Veterinary Medicine della Tufts University (Massachusetts), ha reclutato 500 volontari (prevalentemente femmine) tra i 18 e i 26 anni a cui ha chiesto informazioni sui loro sentimenti e sul tipo di interazione che avevano nei confronti dei loro animali domestici.

Le loro risposte sono state confrontate con quelle date a un questionario che misurava caratteristiche positive come competenza, capacità di accudire gli altri, sicurezza in se stessi, amicizie, ma anche il rapporto con stati d’animo negativi e depressione.

Relazioni più solide e generose
Chi aveva dichiarato di prendersi attivamente cura di un animale è risultato più attivo in attività altruistiche come volontariato nella propria comunità o aiuto ad amici e familiari; e ha dimostrato migliori qualità di leadership rispetto a chi non aveva animali in casa. Maggiore il coinvolgimento emotivo nei confronti dell’animale, maggiore il punteggio totalizzato nelle attività sociali.

( fonte Focus)


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